Hai soldi fermi sul conto? Ecco i posti migliori dove mettere la liquidità per non perderli

Se hai liquidità ferma sul conto corrente, è fondamentale prendere in considerazione soluzioni alternative per evitare che l’inflazione eroda il tuo potere d’acquisto. Oggi lasciare il denaro inattivo, a meno che il conto non preveda una remunerazione adeguata, significa inevitabilmente subire una lenta perdita di valore reale a causa dell’aumento generale dei prezzi. Esistono diversi strumenti prudenti e accessibili che permettono di mettere a frutto questi fondi senza assumersi rischi eccessivi e mantenendo un adeguato livello di liquidità.

Strumenti classici per la liquidità: fondi monetari, conti deposito e titoli di Stato

Tra le opzioni più consigliate nel 2025, secondo numerosi esperti finanziari, spiccano tre strumenti con caratteristiche di basso rischio e alta liquidità:

  • Fondi monetari: Si tratta di fondi che investono prevalentemente in titoli di Stato a brevissimo termine e altre attività molto liquide. Offrono un rendimento modesto ma superiore rispetto al mantenimento del denaro su un conto corrente ordinario e garantiscono la possibilità di disinvestire rapidamente. Nel 2025, nonostante un calo generale dei tassi, sono ancora considerati sicuri per chi cerca di non perdere capitale in termini reali.
  • Conti deposito (liberi o vincolati): Questi prodotti bancari consentono di parcheggiare la liquidità, ottenendo tassi di interesse più elevati rispetto ai conti correnti. Soprattutto i conti deposito vincolati a 12 mesi, se scelti con attenzione, possono offrire tassi anche vicini al 3,5% annuo. Tuttavia, è fondamentale verificare le condizioni di svincolo anticipato e i limiti imposti dalla banca.
  • Titoli di Stato a breve termine: Acquistare titoli di Stato italiani o di altri Paesi solidi garantisce un’alternativa affidabile in cui parcheggiare la liquidità per periodi limitati, come i BOT italiani o le equivalenti obbligazioni a breve scadenza di Stati con alto rating. Questi strumenti sono liquidabili facilmente e presentano un profilo di rischio pressoché nullo. Nel 2025, il rendimento dei titoli italiani e di paesi come la Spagna viaggia attorno al 2,4%-2,5% annuo.

Queste soluzioni sono ideali se hai esigenze di pronta disponibilità dei fondi o desideri evitare oscillazioni del valore investito tipiche dei mercati azionari.

Alternative innovative e opportunità di rendimento superiore

Oltre agli strumenti più tradizionali, stanno acquisendo crescente interesse alcune alternative più dinamiche e ad alto potenziale di rendimento:

  • Fondi a reddito fisso: Investono in obbligazioni, spesso con scadenze leggermente più lunghe rispetto ai fondi monetari. Consentono di ottenere rendimenti medi annui anche superiori al 3,4% (dato 2024), sacrificando solo in parte la rapidità di accesso alla liquidità. Rappresentano una scelta intermedia tra completa sicurezza e ricerca di rendimento, ma si deve accettare una volatilità leggermente superiore.
  • Buoni fruttiferi postali: Questi strumenti emessi da Poste Italiane sono garantiti dallo Stato e offrono stabilità e semplicità. I rendimenti sono modesti, ma in molti casi superano quelli dei conti correnti e includono vantaggi sul fronte fiscale. Più adatti ad orizzonti da uno a tre anni.
  • Piani di risparmio automatici: Diversificare e accantonare piccole somme mensili attraverso piani di accumulo (PAC) consente di entrare progressivamente nei mercati, mantenendo basso il rischio medio e sfruttando eventuali correzioni di mercato. Questa strategia è ottima per chi punta alla crescita moderata nel medio-lungo periodo.
  • Azioni con dividendo: Pur non essendo paragonabili, per rischio, alle soluzioni precedenti, le azioni che distribuiscono dividendi rappresentano una via bilanciata per generare reddito passivo e partecipare a eventuali rivalutazioni di lungo termine. Settori difensivi come utility e healthcare si confermano affidabili in fasi di incertezza economica.

Come scegliere la soluzione più adatta alle tue esigenze

La scelta del miglior impiego della liquidità deve partire da un’analisi delle tue esigenze personali, della tolleranza al rischio e dell’orizzonte temporale. Ecco alcune considerazioni chiave:

  • Fondo d’emergenza: È sempre consigliabile mantenere una parte delle proprie disponibilità liquide (in genere 3-6 mensilità di spese correnti) su strumenti a rischio praticamente nullo, come un conto corrente remunerato o un fondo monetario altamente liquido.
  • Obiettivi a breve termine: Per necessità a uno-due anni, prediligere conti deposito a 12 mesi (meglio se svincolabili) o titoli di Stato a breve, che offrono una remunerazione interessante con rischio molto contenuto.
  • Capitale senza immediato utilizzo: Se intendi destinare parte del capitale a un periodo superiore ai dodici mesi, puoi valutare fondi a reddito fisso, buoni fruttiferi postali e piani di accumulo automatici, ottenendo così un miglior equilibrio fra rendimento e accessibilità.
  • Propensione al rischio e diversificazione: Se hai una buona propensione al rischio, puoi dedicare una piccola percentuale della tua liquidità ad azioni con dividendo o soluzioni innovative come il crowdfunding (equity o lending), che però richiede una maggiore attenzione alla selezione e una buona analisi della diversificazione del portafoglio.

È utile ricordare che la diversificazione resta la chiave di una gestione prudente: non concentrare l’intera liquidità su un unico strumento, ma distribuiscila su più soluzioni a seconda delle tue esigenze e degli obiettivi.

Consigli pratici per non perdere valore nel tempo

  • Controlla i costi e le condizioni: Verifica sempre costi di gestione, tasse di uscita, eventuali penali di svincolo e trattamento fiscale. Anche pochi decimi di punto in meno possono impattare i tuoi rendimenti reali nel medio periodo.
  • Scegli la tempestività: In periodi di calo dei tassi, conviene bloccare tassi interessanti per periodi brevi (12 mesi), sfruttando le offerte promozionali dei conti deposito o i nuovi collocamenti di titoli a tasso fisso.
  • Monitora il contesto economico: L’andamento di fattori esterni come inflazione, politica monetaria della BCE e aspettative sui tassi influenza il rendimento degli strumenti a basso rischio. Aggiorna periodicamente le tue scelte verificando il rapporto tra rendimento offerto ed evoluzione dei prezzi al consumo.

In sintesi, non lasciare i soldi fermi sul conto è una regola fondamentale della gestione patrimoniale e della tutela del potere d’acquisto. Le soluzioni liquide e prudenti oggi disponibili consentono di ottenere rendimenti prossimi al 3% anche senza esporsi a rischi significativi oppure di optare per strategie più articolate e orientate alla crescita, sempre nel rispetto della propria propensione al rischio e dell’orizzonte temporale. Solo un’attenta pianificazione e una periodica revisione delle scelte permetteranno di non perdere valore nel tempo.

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