Se lavori in giardino e non usi queste protezioni rischi grosso: ecco quali sono obbligatorie

Lavorare in giardino può sembrare un’attività rilassante e priva di pericoli, ma la realtà è ben diversa: anche le operazioni più comuni possono comportare rischi significativi per la sicurezza e la salute. Il giardinaggio infatti comporta la manipolazione di attrezzi taglienti, l’uso di prodotti chimici e l’esposizione a sostanze allergeniche o polveri. Per questo motivo, sono previsti dispositivi di protezione individuale (DPI) che non solo sono raccomandati, ma in determinati contesti risultano obbligatori in base alla legge italiana e alle normative europee.

Proteggere il corpo: abbigliamento e guanti

Uno dei primi rischi durante i lavori di giardinaggio riguarda le ferite da taglio, le abrasioni e le reazioni cutanee provocate dal contatto con piante o terreno. Pertanto, indossare guanti da lavoro specifici, possibilmente antitaglio, è fondamentale. I guanti selezionati devono essere conformi alla norma UNI EN 388, che certifica la protezione contro tagli, strappi, abrasioni e perforazioni. Inoltre, alcuni modelli offrono una presa migliorata sugli attrezzi, riducendo ulteriormente il rischio di incidenti.

Per quanto riguarda l’abbigliamento protettivo, si consiglia di indossare almeno pantaloni lunghi e resistenti, meglio se dotati di rinforzi nei punti soggetti a maggior usura. In ambienti boschivi, in prossimità di strade o durante operazioni di potatura in quota, l’ideale è scegliere indumenti ad alta visibilità, per risultare facilmente individuabili dagli altri lavoratori e prevenire incidenti.

Le scarpe antinfortunistiche, dotate di suola antiscivolo e puntale rinforzato, sono un altro elemento irrinunciabile: proteggono il piede da schiacciamenti, oggetti appuntiti e cadute accidentali.

Protezione degli occhi, del viso e delle vie respiratorie

Durante la potatura, il taglio o l’utilizzo di attrezzi elettrici e meccanici, il rischio che piccoli frammenti, rami o detriti colpiscano il volto è elevato. Ecco perché l’uso di occhiali protettivi o, ancora meglio, di una visiera intera conforme alla norma UNI EN 166, è vivamente raccomandato. Questi dispositivi prevengono la penetrazione di corpi estranei negli occhi; una protezione essenziale soprattutto quando si opera con motoseghe, decespugliatori o tagliasiepi.

Se si applicano prodotti fitosanitari, fertilizzanti, polveri o sostanze chimiche, è obbligatorio indossare una mascherina filtrante che tuteli le vie respiratorie dall’inalazione di particelle nocive. Esistono modelli di maschera dotati di filtri specifici per polveri, vapori organici o sostanze corrosive; la scelta del dispositivo corretto deve avvenire in base al prodotto manipolato.

Protezione acustica e della testa

L’impiego di macchinari rumorosi, come decespugliatori, soffiatori o tosaerba, può determinare una progressiva perdita dell’udito se non si adottano le dovute precauzioni. L’uso di cuffie antirumore o tappi auricolari è obbligatorio quando il livello di rumorosità supera le soglie previste dalla normativa. Questi strumenti, oltre a tutelare l’udito, permettono di lavorare senza fastidi anche su lunghe sessioni.

In alcune situazioni, come la potatura di alberi o il lavoro vicino a strutture in muratura, è richiesto anche il casco protettivo (conforme alla norma EN 397). Il casco protegge la testa da caduta di rami, strumenti o detriti, che rappresentano una delle cause più comuni di infortunio nel settore del lavoro agricolo.

Rischi specifici e dispositivi obbligatori per i professionisti

Se il giardinaggio viene svolto a titolo professionale – come manutentore del verde, operatore forestale o giardiniere –, l’adozione dei DPI diventa un obbligo sancito dal Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008). In questi contesti, il datore di lavoro deve garantire la disponibilità di:

  • Guanti antitaglio certificati UNI EN 388
  • Occhiali o visiera protettiva UNI EN 166
  • Mascherina filtrante adeguata all’agente chimico trattato
  • Casco protettivo EN 397
  • Abbigliamento ad alta visibilità o antitaglio
  • Protezione acustica EN 352, in presenza di macchine rumorose
  • Scarpe antinfortunistiche con puntale rinforzato
  • Il mancato utilizzo dei dispositivi obbligatori espone il lavoratore, e in alcuni casi anche il privato che lavora in autonomia, a sanzioni, oltre che ai rischi fisici evidenziati. Tra gli infortuni più comuni in assenza di protezioni si annoverano ferite gravi, amputazioni, intossicazioni, shock acustici e traumi cranici.

    Normative e raccomandazioni tecniche

    La classificazione dei DPI e le categorie di rischio sono fissate da normative precise, che si applicano anche per le attività di giardinaggio. Queste regolamentano non solo la tipologia di dispositivi da adottare, ma anche le modalità di utilizzo e la regolare manutenzione.

    Un aspetto spesso sottovalutato è la formazione all’uso corretto delle protezioni: per il personale professionale, sono previsti corsi di addestramento e aggiornamento specifici, volti a ridurre la probabilità di incidente.

    I rischi del fai-da-te e il ruolo della prevenzione

    Molte persone che svolgono il giardinaggio in ambito privato ignorano la necessita di dotarsi delle stesse protezioni previste per i professionisti, sottovalutando i pericoli. Tuttavia, è importante considerare che il rischio non dipende dal numero di ore lavorate, bensì dalla natura delle operazioni e dagli strumenti impiegati. Anche una semplice potatura può risultare pericolosa se non si utilizzano guanti e visiera; la distribuzione di prodotti chimici senza mascherina può provocare respirazione di sostanze tossiche e danni polmonari.

    Ecco perché la prevenzione e il rispetto delle raccomandazioni rappresentano la migliore strategia per tutelare la sicurezza personale. Scegliere il DPI giusto per ogni attività, verificarne il buono stato prima dell’uso e seguire le istruzioni dei produttori degli attrezzi (che prevedono sempre sezioni dedicate all’abbigliamento protettivo) è una routine indispensabile per chi vuole godersi il giardino senza rischi inutili.

    Consigli pratici per la sicurezza in giardino

  • Valutare sempre il tipo d’attività da svolgere e scegliere i DPI adeguati
  • Mantenere i dispositivi di protezione puliti e integri, sostituendoli in caso di usura o danni
  • Acquistare DPI certificati e verificare la conformità alle norme UNI EN e CE
  • Non sottovalutare la formazione: anche per i privati, è utile informarsi sui corretti comportamenti
  • Proteggere anche bambini e animali domestici, evitando che si avvicinino durante le operazioni pericolose
  • In conclusione, che tu sia un giardiniere professionista incaricato della manutenzione del verde pubblico o un appassionato di giardinaggio domestico, riconoscere l’importanza delle protezioni obbligatorie e applicare tutte le misure preventive garantisce la sicurezza propria e degli altri, riducendo i rischi e permettendo di lavorare serenamente in qualsiasi ambiente naturale o urbano.

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