Chi ha l’asma: ecco gli esercizi da mettere in pratica per respirare meglio

Chi soffre di asma spesso sperimenta difficoltà respiratorie che possono compromettere in modo significativo la qualità della vita. Gli esercizi di respirazione rappresentano una risorsa importante per gestire i sintomi e migliorare la funzionalità polmonare. Diverse tecniche, comprovate da studi clinici e da pratiche antiche come lo yoga, possono essere integrate nella quotidianità per ottenere benefici tangibili, sia nella prevenzione delle crisi sia nell’aumentare la fiducia nella capacità di controllare il respiro.

Perché gli esercizi di respirazione aiutano nell’asma

Chi soffre di asma è soggetto a bronchocostrizione, ovvero un restringimento dei bronchi che ostacola il passaggio dell’aria verso e dai polmoni. Una respirazione alterata può peggiorare questo fenomeno, generando dispnea (mancanza di fiato), senso di ansia e, in alcuni casi, panico. Gli esercizi respiratori, eseguiti con regolarità, agiscono su più livelli: rafforzano i muscoli respiratori, aumentano la capacità polmonare, aiutano a eliminare l’aria residua e insegnano a controllare meglio il ciclo respiratorio, riducendo la sensazione di emergenza che può accompagnare la crisi asmatica.

Numerosi studi hanno evidenziato l’efficacia di queste pratiche, sia negli adulti che nei bambini, contribuendo a ridurre la frequenza e l’intensità dei sintomi e talvolta la necessità di ricorrere a farmaci broncodilatatori. La riabilitazione respiratoria viene ormai suggerita dai maggiori protocolli internazionali per la gestione dell’asma.

Le tecniche più efficaci per respirare meglio

Diverse sono le tecniche raccomandate da fisioterapisti, pneumologi e insegnanti di yoga. Di seguito vengono illustrate le più efficaci, adatte a chiunque soffra di asma, purché svolte in condizioni di stabilità clinica e dopo aver consultato il proprio medico curante.

Respirazione diaframmatica o addominale

È tra le tecniche più raffinate e utili per chi ha problemi di respirazione. L’obiettivo è coinvolgere il diaframma – muscolo respiratorio principale – affinché l’inspirazione coinvolga soprattutto l’addome e meno il torace. Si esegue così:

  • Mettiti seduto oppure sdraiato, rilassato, con una mano sulla pancia e una sul petto.
  • Inspira lentamente dal naso, percependo la pancia che si espande e si alza verso l’alto, mentre il petto resta quasi fermo.
  • Espira lentamente dalla bocca, eventualmente a labbra socchiuse.
  • Ripeti per almeno 5-10 minuti ogni giorno.
  • Questa pratica favorisce una respirazione più profonda, riduce il carico di lavoro dei muscoli accessori e contribuisce a migliorare l’ossigenazione e il rilassamento.

    Respirazione a labbra socchiuse (o a labbra increspate)

    Fondamentale non solo nell’asma ma anche in altre patologie respiratorie, questa tecnica aiuta a mantenere aperte le vie aeree durante l’espirazione e facilita l’eliminazione dell’aria intrappolata nei polmoni. Come si esegue:

  • Inspira lentamente dal naso per 2 secondi.
  • Espira dolcemente attraverso le labbra leggermente socchiuse (come per soffiare su una candela), per 4-6 secondi.
  • Ripeti la sequenza per diversi minuti, specie dopo un’attività fisica o in presenza di affanno.
  • Questo metodo riduce la sensazione di mancanza d’aria, migliora lo svuotamento polmonare e permette di esercitare un maggior controllo nei momenti di difficoltà.

    Respirazione profonda e controllo del respiro (pranayama)

    Il pranayama, elemento basilare dello yoga, insegna a gestire consapevolmente il ritmo respiratorio. Una delle tecniche più usate in presenza di asma è la Bhramari: inspirando lentamente dalle narici si trattiene il respiro per qualche secondo e poi si espira emettendo un suono vibrato simile a quello di un’ape. Questo esercizio, eseguito seduti e con concentrazione, rilassa il sistema nervoso, riduce lo stress e promuove un respiro controllato e regolare.

    Respirazione costale bassa

    Utile soprattutto nella fase di apprendimento degli esercizi, prevede la posizione supina, corpo rilassato, mani appoggiate sui fianchi. Si inspira dal naso lentamente, mirando a spostare la parete addominale e la gabbia toracica inferiore verso l’alto e lateralmente, senza far sollevare troppo il torace. L’espirazione avviene attraverso la bocca, eventualmente con le labbra a “o”, prolungando il tempo di svuotamento.

    Esercizi yoga per il sostegno della respirazione

    Lo yoga, grazie alle sue posizioni (asana) e al controllo del respiro, offre un valido supporto ai pazienti asmatici. Alcune asana favoriscono la dilatazione del torace, il rilassamento dei muscoli respiratori e il controllo della tensione nervosa che spesso peggiora la dispnea. Tra le posizioni maggiormente consigliate troviamo:

  • Ardha Setu Bandhasana (Mezzo Ponte): favorisce l’apertura del torace e migliora la ventilazione polmonare.
  • Vajrasana (Posizione del Diamante) associata alla respirazione profonda: aiuta a sviluppare attenzione e autocontrollo sul ritmo respiratorio.
  • Bhujangasana (Cobra): espande i polmoni ed estende i muscoli della parete toracica.
  • Queste pratiche si svolgono in modo dolce, senza forzature, con attenzione costante all’ascolto del corpo. È fondamentale, durante gli esercizi, interrompere immediatamente in caso di comparsa di sforzo eccessivo, tosse o sensazione di costrizione.

    Alcuni consigli pratici per chi soffre di asma

    L’integrazione degli esercizi respiratori e delle pratiche yoga non sostituisce la terapia farmacologica ma ne rappresenta un complemento importante. Per massimizzare i benefici è importante:

  • Praticare quotidianamente, scegliendo un momento della giornata in cui ci si sente più rilassati.
  • Prediligere ambienti ventilati, evitando il contatto con polveri, fumo o allergeni.
  • Eseguire una buona fase di riscaldamento se si abbina l’attività fisica agli esercizi di respirazione.
  • Mantenere una postura corretta, sia in posizione seduta che in piedi, per favorire il massimo ampliamento della gabbia toracica.
  • Consultare medici e fisioterapisti per apprendere la tecnica in modo corretto e verificare che sia appropriata al proprio livello di asma e alla condizione generale.
  • Infine, la gestione dello stress è spesso decisiva per ridurre il rischio di crisi asmatiche. Molte tecniche respiratorie contribuiscono a generare uno stato di calma mentale, riducendo ansia e tensioni che incidono negativamente sul benessere respiratorio.

    Integrare queste pratiche nella propria routine può quindi rappresentare un passo concreto verso una migliore qualità della vita per chi convive con l’asma, favorendo un maggior senso di sicurezza, autonomia e controllo dei sintomi.

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