Attenzione se dai il timo al tuo cane: ecco i rischi per la sua salute che devi conoscere

Il timo è una pianta aromatica ampiamente utilizzata nella cucina umana e apprezzata per le sue proprietà benefiche. Tuttavia, quando si tratta di alimentazione del cane, è fondamentale valutare con attenzione ogni sostanza somministrata, compreso il timo. Sebbene questa erba sia conosciuta per i suoi effetti positivi sugli esseri umani, la sua somministrazione agli animali domestici, in particolare ai cani, può comportare sia vantaggi che rischi, alcuni dei quali non sono immediatamente evidenti.

Benefici lessici del timo nell’alimentazione canina

Il timo possiede diverse proprietà nutritive che potrebbero risultare benefiche anche per i cani, se inserito nella dieta in quantità adeguate. Tra i principali vantaggi documentati troviamo:

  • Azione antiossidante: Il timo contiene vitamine A, C e K, oltre a minerali come ferro, calcio e manganese. Questi nutrienti contrastano i radicali liberi, aiutando a proteggere le cellule dall’ossidazione.
  • Miglioramento del tratto digestivo: Grazie alle proprietà carminative e antispasmodiche, il timo può alleviare coliche, irritazioni intestinali e favorire la digestione nei soggetti sensibili.
  • Azione antibatterica e antisettica: Il principio attivo timolo agisce contro batteri, funghi e parassiti intestinali, risultando utile anche nel trattamento della gengivite e delle infezioni urinarie.

Nonostante queste potenzialità, è importante ricordare che i benefici sono associati a dosi contenute, ben inferiori a quelle utilizzate normalmente in cucina per gli esseri umani.

I rischi legati alla somministrazione del timo

La quantità è il primo elemento da considerare con estrema attenzione: dosi eccessive di timo possono causare insorgenza di effetti collaterali anche gravi. I rischi principali documentati includono:

  • Diarrea
  • Vomito
  • Indigestione

Questi sintomi sono tipici quando il cane ingerisce una quantità superiore a quella raccomandata e possono portare a disidratazione, debolezza e peggioramento dello stato generale di salute. Un altro rischio segnalato riguarda la coagulazione del sangue: il timo può rallentare questo processo, aumentando il rischio di perdite di sangue importanti in caso di ferite o durante/ dopo interventi chirurgici. Per questo motivo è fortemente sconsigliato somministrare timo ai cani che devono affrontare procedure chirurgiche.

L’effetto dei composti aromatici: oli essenziali e sensibilità canina

La sensibilità olfattiva del cane è ben superiore a quella umana, e l’uso di timo in forma di olio essenziale può risultare particolarmente dannoso. Gli oli essenziali sono altamente concentrati e, se ingeriti o inalati in modo diretto, possono provocare sintomi di intossicazione, tra cui:

  • Aumentata salivazione
  • Vomito
  • Tremori
  • Atassia (mancata coordinazione motoria)
  • Difficoltà respiratorie
  • Riduzione della frequenza cardiaca
  • Ipotermia
  • Danno epatico e renale

È fondamentale evitare l’applicazione cutanea diretta o la diffusione in ambienti poco arieggiati, soprattutto se il cane soffre di patologie respiratorie o è particolarmente giovane o anziano. Gli ambienti con aromi intensi, percepiti dal cane in maniera molto più forte che dall’uomo, possono causare stress o reazioni avverse.

Il timo e il rischio di tumori tiroidei: il caso del timoma

Quando si parla di rischi per la salute del timo nei cani, è opportuno chiarire un possibile fraintendimento. Il termine timoma identifica una rara forma di tumore che colpisce proprio il timo, ovvero una ghiandola situata dietro lo sterno, attiva nella regolazione del sistema immunitario mediante la produzione di linfociti T. Il tumore in questione, però, non è correlato all’ingestione della pianta aromatica, bensì alla patologia della ghiandola stessa.

Timoma nel cane: cause e sintomi

Il timoma può insorgere tipicamente nei cani anziani di qualunque razza, anche se la patologia è più frequente nei soggetti di taglia media-grande come Labrador Retriever e Pastore Tedesco. Le cause dirette sono ancora sconosciute, ma si pensa che fattori ambientali, scarsa attività fisica e alimentazione non equilibrata possano aumentare il rischio di sviluppare tumori, compresi quelli a carico del timo.

Sintomi e complicanze del timoma

I segni clinici possono variare notevolmente e, in alcuni casi, sono collegati alla massa tumorale (letargia, anoressia, perdita di peso, difficoltà respiratoria e disfagia). Si possono inoltre manifestare sindromi paraneoplastiche quali ipercalcemia, miastenia grave (con debolezza muscolare e megaesofago), polimiosite e, nel gatto, malattie cutanee immunomediate. I timomi invasivi possono anche dare origine a sindromi della vena cava e versamenti di liquidi nelle cavità toraciche.

È importante sottolineare che il consumo di timo come er

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