Quando si trascorre del tempo all’aperto, soprattutto durante le ore centrali della giornata o nei mesi più caldi, la protezione dalle scottature solari è una delle precauzioni più importanti da adottare. I raggi ultravioletti (UV), in particolare quelli UVB, sono i principali responsabili delle scottature e, nel lungo periodo, possono aumentare in modo significativo il rischio di cancro della pelle e di invecchiamento cutaneo precoce. Oltre all’uso delle creme solari, il ruolo dei tessuti nella prevenzione dei danni solari è spesso sottovalutato, ma si tratta invece di una delle strategie di protezione più efficaci e durature.
L’importanza della protezione tessile: come funziona il fattore UPF
I tessuti anti-UV sono progettati specificamente per ridurre al minimo la penetrazione dei raggi solari dannosi. La loro efficacia viene misurata tramite il fattore di protezione ultravioletta, noto come UPF (Ultraviolet Protection Factor). Più alto è il valore di UPF, maggiore è la schermatura:
- UPF 15-20: protezione moderata, blocca circa il 93-95% dei raggi UV
- UPF 30-40: buona protezione, trattiene il 97-97,5% dei raggi UV
- UPF 50+: protezione eccellente, ferma almeno il 98% dei raggi UV
Un capo con UPF 30 garantisce che solo 1 unità di UV su 30 riesca a penetrare nella pelle, mentre le altre 29 sono schermate. Si tratta di un parametro verificato in laboratorio tramite strumenti specifici come spettrofotometri, che valutano la capacità di assorbimento e riflessione dei materiali alle diverse lunghezze d’onda ultraviolette. Questo rende i tessuti con certificazione UPF50+ degli alleati irrinunciabili nelle giornate di sole intenso o durante prolungate attività all’aperto .
Quali tessuti proteggono davvero? Materiali e colori cruciali
Non tutti i tessuti offrono lo stesso livello di protezione contro il sole. Gli indumenti realizzati con materiali tecnici, appositamente ingegnerizzati per schermare i raggi UV, rappresentano la scelta più sicura. Oltre a questi, alcuni tessuti naturali e sintetici garantiscono una buona barriera protettiva:
- Poliestere 100%: particolarmente nei tessuti lucidi e a trama stretta, offre una schermatura superiore rispetto al cotone sottile o alla maglieria leggera.
- Denim scuro e tessuti neri: il colore scuro assorbe più radiazioni UV rispetto ai colori chiari, rendendo jeans o capi in denim nero davvero efficaci.
- Cotone greggio (non sbiancato) e lana: entrambi presentano una protezione più elevata, mentre il cotone sbiancato protegge molto meno.
- Seta satinata: grazie alla sua struttura, riflette parte dell’energia solare.
- Bambù e misto cotone-bambù: sono fibre oggi sempre più utilizzate per le loro proprietà traspiranti e protettive.
- Lycra e alcune miscele poliacrilonitrile sono impiegate negli indumenti sportivi anti-UV per le loro eccellenti capacità di schermatura .
Al contrario, i tessuti chiari e leggeri, il cotone sbiancato e i tessuti vecchi o logori (usura dovuta ai lavaggi, esposizione al sole, cloro o acqua salata) perdono gran parte della loro efficacia protettiva. I jeans bianchi, ad esempio, risultano molto meno efficaci di quelli scuri. Anche la lavorazione del tessuto conta: una trama fitta fa passare meno UV rispetto alla maglieria traforata o leggera .
Consigli pratici per scegliere abbigliamento protettivo sotto il sole
Quando si tratta di adottare una reale difesa tessile contro le scottature, è essenziale considerare diversi fattori:
- Scegli materiali certificati UPF50+ per le attività in pieno sole, specialmente per bambini, persone con pelle sensibile o chi pratica sport acquatici e d’alta quota.
- Preferisci capi di colore scuro e a trama fitta: camicie a manica lunga di denim, lino pesante, pantaloni lunghi e cappelli a tesa larga in tessuto tecnico offrono protezione ottimale.
- Evita tessuti vecchi o troppo logori: se il capo è stato esposto a numerosi lavaggi, sostanze chimiche, cloro e sole diretto, la sua azione filtrante potrebbe essere drasticamente ridotta. È consigliato sostituire vestiti da protezione solare dopo circa 5 anni di utilizzo intenso .
- In caso di scottature già presenti, copri la pelle con abiti ariosi, leggeri e naturali, come il cotone, che riduce l’irritazione e favorisce la circolazione dell’aria. Evita abiti stretti o ruvidi che peggiorerebbero il disagio cutaneo .
L’abbigliamento protettivo rappresenta un alleato quanto mai discreto e pratico nelle strategie di prevenzione: una barriera fisica efficace, costante e non soggetta a “scadenza” come la crema solare (che va riapplicata frequentemente). Ricordiamo anche l’importanza di proteggere occhi, cuoio capelluto e labbra, spesso trascurati ma molto vulnerabili.
Tutta la verità sui falsi miti e le abitudini errate
Non è raro imbattersi in convinzioni errate che possono esporre a rischi inutili. Ad esempio, credere che basti un semplice strato di maglietta chiara per proteggersi è fuorviante: spesso questi capi offrono una copertura inferiore a UPF 10, lasciando passare la maggior parte dei raggi UV. Le magliette bagnate, inoltre, aumentano notevolmente la permeabilità ai raggi solari e vanno sostituite subito con indumenti asciutti.
È bene ricordare che nemmeno all’ombra o in acqua si è totalmente al sicuro: l’acqua riflette una quota di UV sulla pelle e molti materiali tipici da costume (come il crêpe di poliestere) hanno un fattore di protezione ridotto . Per godersi le giornate all’aperto senza rischiare, scegliere indumenti progettati esplicitamente per resistere all’irradiazione solare è la decisione più saggia, sia per bambini che per adulti.
Le innovazioni nella ricerca tessile hanno portato sul mercato numerose linee di abbigliamento specifico per outdoor, montagna, sport acquatici, ma anche per la vita quotidiana delle città soleggiate. L’impiego di materiali avanzati significa poter contare su una protezione efficiente, senza rinunciare a comfort, leggerezza e stile.
In definitiva, l’attenzione nella scelta dei tessuti e la manutenzione degli stessi sono aspetti chiave per evitare danni anche gravi alla pelle. Adottare abitudini corrette e consapevoli, supportate da indumenti di qualità con elevato fattore UPF, riduce drasticamente il rischio di scottature, abbronzature indesiderate ed eventi cutanei più gravi. Conoscere la differenza tra i vari materiali e la loro reale efficacia contro i raggi ultravioletti permette di vivere il sole in completa sicurezza e libertà, senza rinunciare ai benefici dell’aria aperta.